Psicologia: il ciuccio influenza negativamente le relazioni tra genitore e figlio

 

dottoressaMolti di noi hanno incontrato non poche difficoltà nel riuscire a togliere il ciuccio dal proprio figlio o dal proprio nipote: parecchi bambini quando iniziano ad affezionarsi al loro amato ciuccio, di separarsene per tutta la loro vita non ne vogliono proprio sentir parlare! Ma c’è anche chi, fortunatamente per lui, ha avuto a che fare con bambini non poi così affezionati al ciuccio e per i quali il suo allontanamento non è certo stato motivo di difficoltà.

Ed è proprio in relazione al famigerato ciuccio che si concentra un nuovo studio della Univeristy of Wisconsin-Madison successivamente pubblicato sulla rivista Basic and Applied Social Psychology. Si tratta di una ricerca che ha dimostrato come il ciuccio interferisca pesantemente nelle interazioni tra genitore e figlio.

Nello specifico, dai risultati della ricerca è emerso come le donne si dimostrino più aperte e sorridenti a bambini privi di ciuccio, poiché vengono valutati come più felici rispetto a quelli che non si staccano mai dal loro ‘compagno di viaggio’. E infatti, quando sono state mostrate delle immagini di bambini tristi con tanto di ciuccio al loro seguito, i genitori presi in esame li hanno valutati come meno tristi di quelli che in realtà erano: una chiara alterazione delle reali emozioni del bambino. Insomma, le 29 donne che sono state incluse nel campione di questa ricerca hanno dimostrato delle percezioni molto diverse rispetto alle emozioni che il bimbo col cuccio provava in quel momento: questo apparente innocuo accessorio, quindi, diventa motivo di ostacolo nelle interazioni tra genitore e figlio.

Ma il dilemma del ciuccio sì o ciuccio no può davvero trovare via di risoluzione? Non c’è bisogno di fare del dramma: una qualsiasi professionista del settore, come ad esempio una psicologa vicenza, saprà sicuramente spiegare il giusto equilibrio con il quale va trattato il “fenomeno ciuccio”.

 

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