Le regole del caffè perfetto: ecco come riconoscerlo

Sai riconoscere un buon caffè? In Italia, ogni giorno, vengono serviti ben 80 milioni di espressi nei bar d’Italia: una cifra considerevole, e molto importante. Eppure, secondo un’inchiesta di Report, la maggior parte dei caffè preparati sono di bassa qualità. Ecco, quindi, come riconoscere un espresso realizzato in modo perfetto.

Prima di tutto, è importante analizzare la crema che si forma in superficie. Per un caffè perfetto, essa deve presentarsi con un colorito nocciola, senza bolle d’aria oppure macchie bianche, e dovrebbe avere anche dei riflessi rossicci. Nel caso in cui vi manchi anche solo un elemento tra questi, allora siete in presenza di un caffè scadente: l’acqua utilizzata per la preparazione, infatti, potrebbe contenere residui di caffè precedenti.

Un altro elemento da valutare è l’aroma: un vero espresso arabica 100%, infatti, ha delle note di agrumi e cioccolato, oppure di miele e caramello. Se l’odore, invece, ci fa pensare alla terra o al fumo, allora lasciate perdere: la miscela potrebbe essere scadente, oppure i chicchi troppo tostati.

Un caffè realizzato a regola d’arte, poi, deve avere un equilibrio perfetto tra le note acide e quelle amare. Nel caso in cui non sia presente questo elemento, allora siamo in presenza di un caffè bruciato. Infine, dovete sempre pensare al sapore che vi resta in bocca dopo averlo bevuto.

Se vi resta un sapore morbido e corposo, allora l’espresso che avete bevuto era perfetto. Nel caos in cui, invece, vi resta un sapore come quello dei carciofi crudi, allora il caffè non era dei migliori.

Poche, ma semplici, regole vi permetteranno di analizzare al meglio il caffè del vostro bar preferito: siete veramente convinti di aver sempre bevuto caffè fatti a regola d’arte?

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