Sono molti gli appassionati che desiderano diventare dei fotografi professionisti, ma anche coloro che sono amanti della fotografia potrebbero avere l’esigenza di dotarsi di uno studio fotografico fai da te.
Andiamo a scoprire come arredare in modo corretto uno studio fotografico.
Qualunque siano le dimensioni dello studio, è necessario disporre di due zone separate, ovvero una sala di posa, nella quale si andranno a compiere tutti gli scatti, ed una area che sarà invece adibita ad ufficio. Occorre sottolineare che non è strettamente necessario che le due sezioni siano separate da una parete, ma l’importante è che siano funzionali e pratiche.
Per quanto riguarda la zona ufficio, sarà necessario attrezzarla con una scrivania ed una buona poltrona sia per voi che per eventuali ospiti. Senza dubbio è conveniente arredare lo studio con i vostri migliori scatti, procedere ad incorniciarli e appenderli alle pareti, lavori che rappresentano che cosa siete in grado di fare con la macchina fotografica in mano, il migliore biglietto da visita per tutti i futuri clienti.
Con riferimento alla sala di posa, il punto di partenza è senza dubbio il proprio budget. Da quest’ultimo fattore dipende la tipologia di attrezzatura che sarà possibile acquistare. Indubbiamente serviranno dei fondali, che si trovano in commercio in moltissime tipologie. Suggeriamo di indirizzare comunque la vostra scelta, sui fondali in carta o in stoffa a rullo. Per comodità, aggiungere nella sala di posa anche delle poltrone, eventualmente qualche sgabello e se possibile anche un comodo divano, molto utile per chi farà da modello.
Dopo i fondali, sorge il problema dell’illuminazione della sala di posa. Naturalmente l’argomento risulta essere molto ampio per essere liquidato in poche parole, ma possiamo per semplicità suddividere le luci artificiali in due differenti tipologie: le luci flash e le luci continue.
Le luci flash sono in pratica similari a quelle delle comuni macchine fotografiche, ma naturalmente molto più grandi. Tra i pregi si segnalano un fascio luminoso facilmente modulabile, bassi consumi di energia elettrica ed ottima e precisa regolazione della luce emessa. Tra gli svantaggi il difficile controllo della illuminazione. Su questo punto arrivano in soccorso le luci ad emissione continua, tra cui quelle al tungsteno ed al neon. Grazie proprio a queste ultime due categorie di luci, è possibile un maggiore controllo dell’illuminazione, anche se di certo non sono salutari per il vostro portafogli, essendo molto più costose.