Stando a quanto viene recentemente riportato all’interno del sondaggio trimestrale sul mercato delle abitazioni condotto dalla Banca d’Italia (condotto tra la fine del mese di giugno e la fine del mese di luglio presso oltre 1000 agenzie immobiliari), nel corso del secondo trimestre è scesa ulteriormente la quota di operatori che segnala un calo dei prezzi di vendita (a 43,6 per cento da 44,8 per cento del trimestre precedente e da 56,4 per cento di un anno prima).
Un ulteriore segnale – peraltro, una conferma dei tanti dati che erano stati pubblicati nelle settimane precedenti, in linea con tale approccio – di come il contesto del mercato immobiliare italiano stia gradualmente migliorando e, con esso, anche le prospettive per il futuro a breve e, soprattutto, a medio termine. Peraltro, si noti come la tendenza riguarda in particolare il Nord Ovest, ma come anche le altre macro aree italiane non abbiano disdegnato di manifestare qualche concreto segnale di ripresa.
Ancora, dal sondaggio compiuto dalla Banca d’Italia, emerge come la quota di agenzie che ha venduto almeno un’abitazione è scesa rispetto al trimestre precedente a 73 per cento dal 79,9 per cento scorso, presumibilmente per via di fattori stagionali, ma è in aumento di quasi due punti percentuali rispetto a un anno fa (71,1 per cento). Il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è lievemente salito, al 14,5 per cento dal 13,8 per cento del 1° trimestre, ma anche in questo caso è in diminuzione rispetto a un anno fa (15,5 per cento), conferendo pertanto a tali oscillazioni una connotazione fisiologica all’interno di un più ampio trend decrescente.