Lo scorso finale di settimana ha visto un sostanziale rialzo per i principali listini internazionali, in un clima di ritorno momentaneo dell’appetito per il rischio, in scia sia alle maggiori ricoperture dopo i cali delle sedute precedenti sia ai dati macroeconomici migliori delle attese in Cina. A fornire ulteriore impulso sono state le indicazioni incoraggianti sul fronte delle trimestrali con i primi importanti gruppi finanziari che hanno evidenziato utili e ricavi superiori alle stime grazie in particolare al sostegno delle attività di trading (è il caso di qualche big statunitense).
In questo modo, i dati hanno potuto allentare le preoccupazioni di inizio scorsa settimana dopo i dati deludenti di Alcoa, che avevano ridotto l’ottimismo del mercato circa il prosieguo dell’attuale reporting season. Il listino statunitense non ha però beneficiato appieno del sentiment positivo, registrato soprattutto sui mercati europei, perdendo slancio nell’ultima parte della seduta di venerdì, con i principali indici che hanno registrato variazioni positive contenute. Tono di fondo debole per i listini asiatici in avvio di settimana, con il Nikkei che si presenta però in controtendenza archiviando la sessione iniziale della nuova settimana con un rialzo seppur limitato allo 0,26 per cento: a garantire sostegno al mercato nipponico è stata ancora una volta la debolezza dello yen nei confronti del dollaro, in un clima comunque improntato alla cautela da parte degli investitori.
La settimana vedrà, in ambito europeo, l’importante appuntamento con la riunione della Banca centrale europea, prevista per il 20 ottobre. È possibile che in tale sede possa essere deliberato un allungamento della politica di quantitative easing in scadenza per il mese di marzo 2017.