Secondo le normative europee dal Gennaio 2016 in tantissimi luoghi è a disposizione un defibrillatore semiautomatico. Questi strumenti permettono di salvare la vita ad una persona in arresto cardiaco. La legge che ha voluto l’ampia diffusione dei defibrillatori è volta ad evitare che, in caso di incidenti o malori, si giunga alla morte del soggetto. L’uso del defibrillatore semiautomatico è appositamente semplice e intuitivo, in modo che questo strumento possa essere utilizzato da chiunque, non esclusivamente da personale medico, appositamente preparato.
Cosa fa il defibrillatore
Il defibrillatore è un’apparecchiatura che permette di trasmettere una scarica elettrica ad un organo cardiaco in arresto; a tale scopo è necessario fissare sul petto del soggetto appositi elettrodi, sempre presenti nella scatola che contiene il defibrillatore. Alcuni di questi strumenti sono adatti ad essere utilizzati sia per gli adulti, sia per i bambini. In molti casi durante un arresto cardiaco si hanno a disposizione pochissimi minuti per poter rianimare il soggetto, prima che si giunga in situazioni che possono danneggiare gli organi interni, o anche portare alla morte. Per questo motivo è di estrema importanza che chiunque possa utilizzare un defibrillatore, senza dover attendere l’arrivo di un’autoambulanza.
Utilizzare il defibrillatore
I defibrillatori di nuova generazione permettono un uso del tutto intuitivo. Queste apparecchiature dispongono di segnali acustici, che permettono di eseguire correttamente la defibrillazione seguendo alcuni passi in successione. Come prima cosa è necessario collegare gli elettrodi al petto del soggetto in arresto cardiaco; sul display del defibrillatore è possibile vedere chiaramente quali siano i punti più adatti. Quindi si accende il defibrillatore, che esegue un primo esame cardiaco: nel caso in cui il cuore stia battendo, il defibrillatore invita a verificare il respiro del soggetto.
In caso di arresto
Se invece il cuore è del tutto fermo il defibrillatore inizia la procedura per la scarica elettrica, che permette di rilasciare sull’organo cardiaco uno shock che ne stimola il funzionamento. In questa fase il defibrillatore invita tutti ad allontanarsi dal soggetto in arresto e a non toccarlo; in seguito effettua un’ulteriore verifica, nel caso in cui il cure sia ancora fermo libera la scarica elettrica sul paziente. Nella maggior parte dei casi una singola operazione di defibrillazione è sufficiente per riattivare l’attività cardiaca, in caso contrario il defibrillatore ripete l’operazione. Tutte queste operazioni sono effettuate in modo automatico, ciò che si deve fare consiste esclusivamente nel collegamento degli elettrodi sul paziente, che dovrebbe essere posto in posizione supina.