Non è certamente stato il miglior semestre della sua storia quello recentemente trascorso, per Vodafone. Il colosso britannico delle tlc ha infatti annunciato di aver chiuso la prima parte dell’esercizio fiscale 2016-2017 con una perdita netta che è in pratica più che raddoppiata a 5 miliardi di euro, a fronte del rosso di 2,34 miliardi di euro di appena dodici mesi prima. La determinante principale di questo profondo rosso è da ricercarsi nelle forti svalutazioni che sono state operate sulle attività indiane per 5 miliardi di euro, nella scia della concorrenza sempre più agguerrita di altri operatori.
Complessivamente, e risalendo le righe di conto economico riclassificato, i ricavi sono scesi del 3,9 per cento a 27,1 miliardi di euro, mentre l’ebitda è calato dell’1,7 per cento a 7,9 miliardi di euro, a causa dell’impatto negativo delle fluttuazioni valutarie. Tra i dati positivi, sottolineiamo la crescita dei ricavi da servizi, incrementati in termini organici del 2,3 per cento a 24,8 miliardi di euro, in virtù principale del miglioramento delle performance delle attività in Germania e in Italia, determinato anche dagli elevati investimenti effettuati su qualità e copertura delle reti e sull’ampliamento dell’offerta.
Per quanto concerne le principali dichiarazioni del top management, l’amministratore delegato Vittorio Colao ha sottolineato che Vodafone sta ottenendo risultati che sono comunque leggermente migliori delle attese in Europa, ma non ha potuto evitare di pagare il freno della crescita dei ricavi e della redditività in India. Il colosso britannico, che ha deciso di alzare l’acconto sul dividendo dell’1,9 per cento a 4,74 euro, ha inoltre lievemente revisionato le linee guida sull’ebitda annuale, con un range ora ridotto da 15,7-16,2 miliardi di euro a 15,7-16,1 miliardi di euro.