L’India si è autorevolmente iscritta nel guinness dei record spaziali. Il subcontinente asiatico ha infatti lanciato in orbita, con un esito ritenuto soddisfacente, ben 104 satelliti inviati con un solo razzo: un gradito successo per la propria agenzia spaziale, sempre più protagonista di questa nuova corsa al cielo, nonostante da più parti venga indicata di essere non proprio particolarmente convinta dei progetti stellari, rispetto a quanto non avvenga per altre agenzie spaziali dello stesso continente, come quella giapponese o quella cinese.
E invece, l’India è riuscita a mettere a segno un discreto colpo, tanto che gli scienziati e i presenti al lancio nel cosmodromo di Srihaikota, nel sud del Paese, si sono lasciati andare in un caloroso applauso quando il responsabile della ISRO (l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale) ha ammesso che tutti i satelliti erano stati espulsi dal vettore con successo.
Il direttore Kiran Kumar si è così congratulato con tutti coloro che hanno contribuito a questo successo, e lo stesso premier Narendra Modi ha fatto altrettanto. Il lancio supera il record russo di qualche anno fa, ed è stato raggiunto lanciando in orbita alle 9.28 locali, per una velocità di 27 mila km, un razzo che ha espulso 104 satelliti in circa 30 minuti. Il carico principale del razzo era un unico satellite per l’osservazione terrestre (dal peso di oltre 700 kg), ma al suo interno erano presenti anche altri 103 satelliti di micro dimensioni per un peso complessivo di 664 kg aggiuntivi (il più piccolo pesava solo 1,1 kg).