Il franchising è un metodo di gestione e diffusione aziendale che porta dei vantaggi, sia per il franchisee, ossia l’affiliato, sia per il franchisor, ossia l’azienda che fornisce il franchising. Il numero di aziende che utilizzano questa formula è in costante aumento nel corso degli anni, cosa che secondo i dati pubblicati dal sito www.lavoroefranchising.com ha portato tale settore a raggiungere un numero di addetti superiore ai 600.000.
I vantaggi per l’affiliato
Per chi vuole aprire una nuova attività affiliarsi può essere la scelta migliore. Si tratta infatti della possibilità di sfruttare il marchio e il know how di una grande azienda, che magari opera già da anni nel settore in cui ci si vuole introdurre. Non è un vantaggio da poco, perché si gode della pubblicità e del buon nome di un marchio famoso, senza dover praticamente fare nulla. Dal primo giorno di apertura si è già parte di una “catena” di negozi, e spesso i primi clienti attendono l’apertura della nostra attività con trepidazione. Se non si hanno esperienze come imprenditori si tratta di un’opportunità veramente golosa, che permette di iniziare già con il piede giusto, senza troppa fatica.
I vantaggi per il franchisor
Sono varie le aziende che hanno scelto di diffondere il proprio marchio in franchising. Coin questo tipo di contratti i guadagni derivanti alla vendita del marchio vengono suddivisi con altre persone, ma si ottengono anche dei vantaggi. Il primo consiste nel fatto di poter garantire alla propria clientela una presenza capillare sul territorio, senza effettivamente possedere numerosi punti vendita o show room. Questo tipo di aziende riescono anche ad aggirare le leggi dell’antitrust, riuscendo a raggiungere ampie zone con negozi monomarca, che in realtà non sono di loro possesso. Oltre a questo buona parte degli oneri organizzativi e finanziari sono assolti dai franchisee, con evidente vantaggio economico per l’azienda madre.
Royalties e diritti d’ingresso
Prima di sottoscrivere un contratto di franchising è importante verificarne alcune caratteristiche. Molti franchisor infatti richiedono ai loro affiliati di pagare una serie di oneri, alcuni dei quali vanno saldati sin da subito. Si tratta della quota di affiliazione, che può essere minima, ma anche ammontare a varie decine di migliaia di euro. È vero che tramite il contratto di franchising si può godere di una serie di innegabili vantaggi, ma magari un imprenditore può non essere in grado di iniziare la sua attività versando 50-70.000 euro all’azienda madre.