Quando si parla di agricoltura si è soliti sentir nominare i trinciaerba, gli aspiratori o i trattori. Meno chiacchierati sono invece i biotrituratori, le trinciatrici e le cippatrici. Ecco quindi, di seguito, alcune delucidazioni per comprendere al meglio l’utilizzo e l’efficacia di questi macchinari.
Si tratta di macchinari prodotti solo ed esclusivamente da aziende specializzate nel settore, come Peruzzo macchine agricole, leader nel settore.
1. Biotrituratori per la creazione dei cippati
Il dispositivo in questione non è altro che uno strumento elettrico (o con motore a scoppio) in grado di tagliare e sminuzzare radici, rami, e detriti verdi attraverso l’utilizzo di specifiche lame. A differenza dei tagliaerba tradizionali questo macchinario ha la potenza sufficiente per macinare anche rami di legno e altri detriti molto robusti. Generalmente presenta due aperture, una superiore in cui viene messo il materiale da triturare ed una inferiore, dalla quale esce la parte di scarto. Il risultato sarà un composto di particelle piccolissime, chiamato “cippato” che occupa uno spazio nettamente inferiore rispetto al materiale vegetale di partenza. I cippati di qualità possono essere smaltiti anche nelle comuni compostiere o convertiti in fertilizzante naturale.
2. Trinciatrici per la rimozione del verde
Le trinciatrici, chiamate anche trinciastocchi, sono macchine agricole movimentate dalla forza di un trattore. Essa viene usata per abbattere residui vegetali (es. erba incolta) di dimensioni contenute, creando del materiale di scarto utile per la concimazione del suolo. Chi desidera invece rimuovere il verde tagliato dal terreno può provvedere ad un processo di “imballatura”, in cui il materiale di scarto viene raccolto e messo da parte. Le trinciatrici vengono usate nella tosatura di location molto diverse tra di loro, come prati, bordi delle strade, campi da golf, frutteti e vigneti. Il cuore del macchinario è formato da un motore centrale su cui sono disposti vari coltelli, che sminuzzano e tritano il verde.
3. Cippatrici per la produzione di materiali combustibili
Le scippatrici sono attrezzi utili per ridurre il legno in tante piccole scaglie. Il cippato infatti, come precedentemente spiegato, è un materiale di scarto formato da tante particelle di pochi centimetri, utilizzabile come combustibile, per la produzione di pannelli o per fabbricare carta a livello industriale. Solitamente queste macchine possono essere a tamburo o a disco, ma in ogni caso producono un prodotto finale talmente contenuto da essere perfetto per essere conservato in luoghi di piccole dimensioni, come giardini, chiostre o garage. In questo modo le scagliette di legno possono essere conservate più facilmente in posti privi di umidità e protette da intemperie. Il risultato sarà quindi un combustibile facilmente accendibile e privo di acqua al suo interno.
Tutte le macchine indicate sono ovviamente da considerare professionali e da utilizzare solo se si è esperti nel settore agricolo. Anche il loro acquisto deve avvenire presso rivenditori esperti, in quanto sia l’utilizzo che la scelta deve essere guidata e suggerita da professionisti del settore.