A Wall Street si respira un’aria particolarmente serena per quanto riguarda il mercato azionario, con le previsioni sul 2024. Lo scetticismo diffuso dello scorso anno si è rivelato fuori luogo e le azioni sono salite per gran parte del 2023, grazie all’ascesa dell’intelligenza artificiale e a un’economia che si è mantenuta più forte di quanto previsto da quasi tutto il mercato regolamentato.
La recessione, che gli investitori avevano ampiamente riconosciuto come imminente, non è mai arrivata. Ora, con il SeP 500 a meno dello 0,6% dai massimi storici, il mercato sembra essere ancora più ottimista. Alla base del cambiamento di atteggiamento c’è la crescente convinzione degli investitori che la campagna della Federal Reserve per combattere l’inflazione si stia esaurendo, ponendo fine ai rialzi dei tassi d’interesse che hanno fatto vacillare i mercati negli ultimi anni. Molti ora si aspettano che la banca centrale probabilmente taglierà i tassi nel prossimo anno.
Naturalmente, questo non significa che non vi siano rischi, anzi. All’orizzonte si profilano pericoli evidenti: un forte calo dei tassi potrebbe seguire una cattiva notizia, come uno shock economico o una recessione. I pochi grandi titoli che hanno spinto il mercato al rialzo lo scorso anno potrebbero esaurirsi. Le incombenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le guerre in Europa e in Medio Oriente potrebbero rendere il mondo meno favorevole agli investitori.
Tuttavia, i grandi guadagni rilevati nel 2023 e la prospettiva di un futuro ancora più tranquillo hanno contribuito a dissipare gran parte del malumore. Un sondaggio condotto a dicembre da BofA Securities ha rilevato che i gestori di fondi sono più ottimisti che in qualsiasi altro mese dal gennaio 2022, che coincide con l’ultimo massimo storico del SeP 500. Oltre il 90% dei partecipanti al campione, che gestiscono collettivamente un patrimonio di 691 miliardi di dollari, prevede che la Fed abbia finito di aumentare i tassi di interesse. Oltre il 60% ha inoltre dichiarato di aspettarsi rendimenti obbligazionari più bassi entro un anno, un record per il sondaggio.
Anche in riferimento ai titoli di debito, le obbligazioni societarie appaiono particolarmente interessanti, in quanto offrono agli investitori la migliore opportunità dalla crisi finanziaria del 2008-2009 di diversificare i loro portafogli e di ottenere tassi più elevati a lungo termine.