Le fotocamere dei prossimi iPhone potrebbero essere sviluppate in terra francese. Secondo quanto riporta Dauphiné Libéré, Apple starebbe valutando di mettere su un laboratorio di 800 metri nel bel mezzo dell’area di Grenoble, all’interno del quale una 30ina di ingegneri lavoreranno per sviluppare sensori di immagine e componenti che ritroveremo equipaggiati a bordo di smartphone e tablet aziendali.
I ricercatori di Cupertino lavoreranno a stretto contatto con il team di STMicroelectronics, una socità che collabora già con Apple visto che la rifornisce di giroscopi e accelereometri (che l’azienda utilizza a sua volta nel suo Apple Watch e che dovrebbe utilizzare anche nella seconda generazione del dispositivo). Insomma, la collaborazione già in essere tra le due realtà potrebbe rafforzarsi sempre più e portare allo sviluppo di nuove tecnologie di immagine basate sui dati di movimento raccolti dal telefono per stabilizzare gli obiettivi della fotocamera e per correggere le immagini nella fase di post produzione.
Ma attenzione, perché a quanto sembra la fotografia potrebbe non essere l’unico aspetto su cui Apple e STMicroelectronics si ritroveranno a dover lavorare insieme: dal momento in cui quest’ultima è responsabile del micro proiettore incorporato in Lenovo Smart Cast, è altamente probabile che anche il colosso guidato da Tim Cook voglia approfondire questo aspetto e provare così a dotare i suoi prossimi iPhone di tecnologie all’avanguardia, di elementi accattivanti e di una capacità di saper offrire un reparto multimediale completo in ogni suo minimo aspetto.
Si tratta di novità estremamente importanti, perché non bisogna mica essere un fotografo a Milano esperto di queste materie per capire che il mondo della telefonia mobile si sta evolvendo sempre più ed è pronto, ormai, per rivaleggiare a testa alta e ad armi quasi pari con il mercato delle fotocamere compatte. Sicuramente il paragone tra uno smartphone e una reflex non regge né reggerà mai, ma c’è da dire che se il confronto lo si fa tra uno smartphone e una normale fotocamera compatta, ecco allora che la questione si fa molto più interessante: in molti non sarebbero in grado di distinguere una foto scattata con una fotocamera “vera e propria” da quella catturata da un telefono!
D’altronde dovrà pur esserci un motivo per cui quelli che fino a poco tempo fa chiamavamo smarpthone, in un futuro sempre più prossimo si faranno conoscere sotto il nome di cameraphone! E questo, siamo pronti a giurarci, potrebbe essere sul serio il futuro del mercato hi-tech.