Diversi gli spunti odierni in Borsa Italiana, dove non sono mancate le valutazioni settoriali contrastanti. Cominciamo dal settore bancario, che porta in dote la notizia secondo cui per la Corte UE, gli Stati membri non sono obbligati a far pesare i costi del salvataggio di una banca su azionisti e creditori subordinati prima di un intervento pubblico. L’imposizione di perdite prima del bailout è considerata legale dalla Corte del Lussemburgo in una sentenza sollecitata dalle autorità slovene (i fatti risalgono al 2003): tuttavia, le regole non sono però vincolanti secondo la Corte, che pone alcuni limiti ai poteri antitrust della Commissione. Il commissario UE alla Concorrenza, Vestager, ha dichiarato che la decisione della corte non avrà conseguenze sui colloqui in corso con l’Italia per un piano di salvataggio delle banche.
A proposito di rapporti con l’Europa, l’antitrust UE ha mutato per 2,93 miliardi di euro un gruppo di case automobilistiche tra cui Iveco, per aver creato un cartello nelle tecnologie per ridurre le emissioni. A Iveco è stata comminata una multa di 494,6 milioni di euro.
Passando agli altri spunti della giornata, secondo alcune fonti di stampa (principalmente, Milano Finanza) sarebbe allo studio un piano per conferire gli immobili in una newco di Poste Italiane in cui confluirebbero anche gli immobili di Inps e Inail con la quotazione in borsa come destinazione finale. Infine, in casa Telecom, secondo un aggiornamento Consob, Xavier Niel avrebbe ridotto la sua posizione in Telecom Italia al 6,9% al 14 luglio. Nell’autunno del 2015 Niel aveva accumulato derivati sul 15% del gruppo italiano.