Sharm El Sheikh è una delle località turistiche più belle e famose dell’Egitto, affacciata sul Maro Rosso e collocata nella penisola del Sinai rappresenta una delle più belle località di mare della zona. Famosa oggi per le sue spiagge, i suoi grandi alberghi e la vasta offerta turistica consolidata ed in grado di attirare visitatore da tutto il mondo, è veramente difficile da credere questo luogo meno di cinquant’anni fa era solo un piccolo villaggio di beduini.
La spinta alla creazione di Sharm come vero e proprio polo turistico infatti inizia negli anni 70 attraverso la struttura di prime strutture alberghiere, ma tale processo trova subito un arresto a causa dell’inasprimento della situazione geoplitica della zona.
Solo alla fine degli anni Ottanta, dopo gli accordi di Camp David, iniziò quell’inarrestabile processo di sviluppo turistico che portò Sharm El Sheikh ad essere una delle località più visitate dell’Egitto e della penisola del Sinai.
E molti imprenditori pionieri che per primi videro in le potenzialità strabilianti di questo luogo e scommisero sulla crescita di questo territorio furono proprio italiani, come nel caso di Ernesto Preatoni, imprenditore italiano oggi conosciuto soprattutto per i suoi investimenti nel mar baltico con il colosso dell’immobiliare Pro Kapital, che qui costruì negli anni Novanta il Domina Coral Bay, il più grande resort di tutto il Medio Oriente, opera che oltre a dare una spinta ineguagliabile allo sviluppo turistico della zona gli fece guadagnare il soprannome di “inventore di Sharm”.
Lì dove un tempo vi era solo deserto in una zona mal collegata e popolata solo esclusivamente da beduini questi imprenditori vedero la ricchezza che si nascondeva dietro due spiagge bellissime dalla grandezza sterminata ed un mare che nascondeva uno dei tesori più grandi e belli: la splendida barriera corallina.
I terreni per la costruzione di ville e resort all’epoca costavano pochissimo perché rappresentavano soltanto metrature all’interno del deserto, terreni non coltivabili e privi di servizi. Inizialmente infatti a Sharm non vi era la schiera infinita di ristoranti, negozi e servizi di ogni tipo che possiamo vedere oggi .
Progressivamente Sharm El Sheikh inizia ad acquisire anche un ruolo di importanza diplomatica ospitando dalla fine degli anni 90 importanti conferenze internazionali per favorire l’equilibrio geopolitico ed interventi di pace.
Insomma a Sharm El Sheikh si è assistito in pochi anni ad uno sviluppo velocissimo che ha portato alla trasformazione di un pezzo di deserto in una delle località turistiche più ambite e apprezzate. Tuttavia due parchi nazionali, quello del Nabq e del Ras Mohamed hanno giustamente limitato l’espansione delle costruzioni per preservare la ricchezza paesaggistica inestimabile di queste zone.
I maggiori visitatori ed estimatori di Sharm sono inglesi, italiani e russi, tanto che in questa località queste lingue sono parlate ampiamente.
Oggi Sharm El Sheikh sta vivendo un momento particolarmente difficile a causa della minaccia del terrorismo islamico. Dopo l’aereo russo abbattuto sul Sinai infatti alcune compagnie aeree hanno deciso di sopprimere i loro voli verso Sharm. Queste decisioni hanno avuto ripercussioni sulla zona e stanno mettendo a repentagli una risorsa economica grandissima quanto essenziale dell’Egitto, il turismo, che oltre a creare ricchezza genera una delle principali fonti occupazionali della zona.