Il bruxismo è una condizione che porta a stringere o digrignare i denti. La maggior parte delle persone non è nemmeno consapevole di farlo (soprattutto in orario notturno) e le statistiche più recenti ci dimostrano come tale condizione sia estremamente frequente, tanto che negli soli Stati Uniti il bruxismo colpisce circa 30 – 40 milioni di bambini e adulti.
Alcune persone, come sopra anticipato, digrignano i denti solo durante il sonno. Si tratta di una condizione chiamata “bruxismo notturno” o “bruxismo correlato al sonno”. Altre persone invece digrignano o serrano i denti durante il giorno, per una condizione che è prevalentemente legata a stress o ansia. Lo stress può verificarsi per molte ragioni – si pensi a eventi tristi e dolorosi come la morte di una persona cara o la perdita di un lavoro – ma può anche determinarsi in occasione di eventi piacevoli come un nuovo lavoro o la nascita di un bambino.
Insomma, il bruxismo può avere una varietà di cause notevole. Alcuni esperti considerano tale situazione come nient’altro che una mera abitudine, ma può anche essere il risultato della reazione del corpo quando i denti non si allineano o si uniscono correttamente. Il bruxismo può ulteriormente essere un sintomo di alcune malattie rare dei nervi e dei muscoli del viso. In rari casi, il bruxismo può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci che trattano la depressione, come Prozac (fluoxetina), Zoloft (sertralina) e Paxil (paroxetina).
Le persone con grave bruxismo possono arrivare a rompere le otturazioni dentali o danneggiare i loro denti. Strofinare i denti insieme può causare la perdita degli strati esterni dello smalto, esponendo la dentina e incrementando la sensibilità dei denti. Meglio pertanto accertare il proprio scenario con un dentista di riferimento.