Sempre più gente presta attenzione ai capi realizzati in modo naturale, oppure biologico. Eppure, non sempre le etichette sono chiare da leggere! Ecco una mini guida per destreggiarsi tra sigle incomprensibili e capi naturali al 100%. Prima di tutto, dobbiamo specificare che non solo l’abbigliamento è diventato bio, ma anche il make up e ovviamente il cibo.
Per quanto riguarda i trucchi, esistono dei simboli che certificano che i prodotti venduti sono realizzati con ingredienti naturali, e che al loro interno non sono presenti elementi derivati del petrolio, e che non vi siano nemmeno coloranti e siliconi. I marchi in questione possono essere Agricert Bio&Natural Cosmetic Standard, Ecocert oppure Cosmebio.
Per quanto riguarda, invece, l’abbigliamento abbiamo 4 diversi marchi da tenere bene a mente: iniziamo con il più conosciuto. Stiamo parlando di Gots, ovvero Global Organic Textile Standard: si tratta di un marchio che controlla l’intera produzione, e tutto l’iter. Dalla semina della materia prima fino al confezionamento finale, il brand assicura controlli severissimi su tutti i vari step.
Naturtexti IVN, invece, è una certificazione tedesca che si trova, però, anche in Italia. I parametri che si impone questa azienda sono motlo severi: di fatti, i loro prodotti sono realizzati con il 100% di fibre naturali. E tutti i vari passaggi, nonchè i vari componenti degli abiti (persino i bottoni!) sono sottoposti a rigidi controlli.
Infine, parliamo di Oeko Tex e Flo-Cert: il primo è un marchio che certifica che il tessuto indossato è anallergico. Non vi sono, quindi, riferimenti (e garanzie) sulla produzione naturale, e biologica, dei vestiti. Flo-cert, invece, è l’ente di certificazione dei prodotti FairTrade.
Insomma, in questa giungla di sigle e simboli abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza. Ovviamente, speriamo solo che in futuro queste poche aziende vengano affiancate da tante altre: l’ambiente ha bisogno di attenzioni costanti!