Il mercato delle auto elettriche è stato un vero e proprio flop. Eppure, dietro a ciò si celano numerosi problemi: vediamo di scoprirli insieme. Già, perchè fino a poco tempo fa, solo Tesla (il costruttore americano di auto elettriche) aveva il brevetto delle batterie.
Usiamo il passato, perchè lo stesso Tesla ha pensato bene di liberalizzare il suo brevetto e di permettere agli altri costruttori di capire, e studiare, le nuove batterie. Eppure, il problema delle auto elettriche non è legato solo alla mancanza di liberalizzazione.
Dietro al loro flop c’è una mancanza continua: le auto elettriche utilizzano una batteria che ha una durata limitata, e che copre solo 150 chilometri. Una distanza minima per chi vuole viaggiare. Proprio per questo motivo, le auto elettriche sono state utilizzate prevalentemente (almeno fino a oggi) dalle aziende per i loro brevi spostamenti, oppure da persone che sanno di non dover coprire lunghe distanze.
Un altro limite, poi, è dovuto alla mancanza di colonnine di ricarica: il governo dovrebbe installarle in giro per l’Italia, e dovrebbero essere anche numerose. Eppure, questo non succede. Proprio come non arrivano gli incentivi per chi decide di acquistarne una.
Insomma, tanti lati negativi e pochi positivi: ma il mercato delle auto elettriche decollerà mai? Al momento basta fare due conti per capire come questo tipo di mercato sia molto limitato. Un auto elettrica costa all’incirca 20 mila euro. A ciò, però, dobbiamo aggiungere anche il costo dell’affitto delle batterie (circa 100 euro al mese). Insomma, una spesa ingente che non può nemmeno essere paragonata all’acquisto di un’auto ibrida.
L’unica speranza, ora, risiede nella liberalizzazione del mercato, e nella possibilità di offrire maggiori possibilità ai futuri acquirenti. Un sogno green ancora inseguito da tanti!