Come spesso abbiamo modo di fare, diamo un rapido sguardo ai principali market mover che dovrebbero permettervi di compiere una valutazione attenta di quel che potrebbe accadere sui mercati finanziari nei prossimi giorni. Cominciamo dalla zona euro, nella quale il focus sarà sull’attesa riunione della Banca centrale europea, che dovrebbe annunciare un’estensione del programma di acquisto di sei mesi: in altre parole, il quantitative easing in scadenza a marzo 2017 dovrebbe essere prorogato ad almeno settembre 2017. È probabile che in tale frangente l’istituto monetario possa pianificare con la dovuta calma una strategia di tapering, con conseguente normalizzazione.
I dati di produzione industriale di ottobre dovrebbero mostrare un aumento della produzione in Germania (+0,8 per cento mese su mese) e un rimbalzo in Francia (+0,6 per cento mese su mese). La seconda stima del PMI composito è attesa confermare la lettura flash a 54,1 punti da 53,3 punti. Infine, in Italia, la disoccupazione nel terzo trimestre è attesa in salita a 11,6 per cento (valore registrato anche nel primo mese del trimestre in corso).
La settimana ha pochi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti. A novembre, l’ISM non manifatturiero è previsto in aumento su livelli coerenti, con una solida espansione dei servizi, e la fiducia dei consumatori è attesa in modesto rialzo, dopo l’ampio balzo di novembre. La bilancia commerciale di ottobre dovrebbe registrare un ampliamento del deficit, che segnalerà un probabile contributo negativo del canale estero alla crescita del PIL nel quarto trimestre. Saranno comunque importanti i principali passi di avvicinamento al FOMC, il cui prossimo meeting dovrebbe deliberare l’atteso incremento dei tassi di interesse fed funds.