Il Mondiale di Brasile 2014 offre, come ogni precedente kermesse iridata per il mondo del calcio, un incontro di culture, lontanissime, eppure vicine e unite da un’unica passione. Ma, come ogni mondiale di calcio che si rispetti, anche quello di Brasile 2014 ha già dato i primi segnali contrastanti anche rispetto ai più rosei pronostici calcio, con le sorprese, che non mancano mai e non sono mai mancate, e soprattutto con i ribaltoni durante un unico match, cali di attenzione, cali di concentrazione, che spesso determinano risultati incredibili.
E’ infatti già successo, in questa prima tornata di match mondiali, ad ore improponibili e ad orari in cui l’umidità del clima ha inflitto pesanti sofferenze ai calciatori, di vedere le prime, impensabili, sorprese al di là di ogni pronostico: capita infatti che i campioni di tutto, i detentori dello scorso Mondiale di Sud Africa, e dello scorso Europeo in Ucraina e Polonia, stiamo parlando dei ‘diavoli rossi’ della Spagna, subiscano un pesante scivolone per merito di un’Olanda, che, proprio per voglia di rivalsa e di vendetta, non si è fermata, ed ha segnato ben 5 reti ai campioni uscenti. Il risultato finale, 5-1 per gli ‘Orange’, ha stupito tutti, non tanto per il risultato finale, quanto per il passivo davvero impressionante.
Altre sorprese da campionati e mondi davvero lontani tra loro: capita infatti che la giovanissima Croazia subisca una sconfitta all’esordio, contro i favoriti, secondo tutti i pronostici mondiali, e padroni di casa del Brasile, ma solo dopo che l’arbitro ha palesemente inventato il rigore del vantaggio ‘Verdeoro’ (sotto 1-0 per tutto il primo tempo), oppure che il modestissimo, sempre secondo chi segue il calcio da tempo, Costa Rica, ribalti il risultato contro un Uruguay che non più tardi di un anno fa fece sognare i propri tifosi. E, ancora, partite equilibrate, come Germania-Portogallo, che terminano con risultati roboanti (4-0 per i tedeschi alla presenza della Merkel), oppure che i soliti inglesi inciampino sulla ‘solita’ Italia, vera e propria bestia nera dei Lions.
La realtà è sempre quella, in un Mondiale, che coinvolge così tante culture, nulla è scontato, anche se i padroni di casa, qualche aiutino, lo trovano sempre. Vero arbitro Moreno?