Il nodo windsor, o full windsor o ancora doppio windsor, non è altro che un particolare tipo di nodo cravatta che viene utilizzando nelle grandi occasioni. Figlia di un’impronta squisitamente british, questa tecnica deve il suo nome al Duca di Windsor che ha pensato bene di portarla alla ribalta presso ampie fasce di pubblico. Non essendo semplicissimo da realizzare però, diamo un’occhiata ai cinque step che di fatto sono alla base della sua realizzazione!
Prima di tutto incrociamo la gamba della cravatta sulla gambetta, con una mano blocchiamo il punto di incrocio, mentre con l’altra aiutiamoci nel far risalire la gamba sotto la cravatta e nel ripiegarla subito dopo. A questo punto portiamo la gamba sull’altro lato e facciamola risalire stavolta sopra la cravatta, ripiegandola immediatamente in maniera tale da creare un secondo anello. Il terzo passaggio consiste invece nel passare orizzontalmente la gamba sotto la gambetta, mentre nello step successivo non dobbiamo far altro che trascinare verticalmente la gamba sotto la cravatta, avendo cura a che la gamba scivoli nell’anello. Il quinto e ultimo step è volto alla sistemazione finale: teniamo ferma la gambetta e tiriamo con leggerezza la gamba così da stringere la cravatta. Infine, sistemiamo il nodo in alto e portiamolo al centro del collo.
Una semplice ricerca in rete può aiutarci anche con una serie di immagini nella realizzazione del nodo windsor, così da rendere il tutto molto più pratico e portata di tutti. In ogni caso ci teniamo a ricordare che questa variante di nodo va utilizzata su colli aperti o ancor meglio su colli windsor, e che le cravatte consigliate per essere sottoposte a questo “avvitamento” sono quelle lunghe e fini.
Per quanto riguarda la morfologia delle persone a cui è diretto il nodo windsor, possiamo dire che individui con altezze medie e piccole, con busti corti e colli fini sono sicuramente parte della fascia di pubblico ideale!