Cercare di capire cosa fa il Comitato federale per il mercato aperto (FOMC) della Federal Reserve (che comprende i sette membri del Consiglio dei governatori, il presidente della Federal Reserve Bank di New York, e i presidenti di 4 delle altre 11 Federal Reserve Banks) è quasi uno sport quotidiano per gli analisti. E anche se in buona sostanza i membri del FOMC si riuniscono solo otto volte all’anno, discutendo se la Federal Reserve aumenterà o ridurrà i tassi d’interesse, in realtà le notizie su ciò che potrà fare la Fed vengono pubblicate almeno una volta alla settimana, se non quotidianamente.
Insomma, tutti cercano di trarre indicazioni da ciò che la FED potrebbe pensare di fare nelle prossime riunioni, e discorsi di membri della Fed anche non appartenenti al FOMC sono accuratamente analizzati tra una riunione del FOMC e l’altra.
Il motivo principale di tutto ciò è piuttosto chiaro: una variazione dei tassi di interesse può avere un forte impatto sull’economia e quindi sul modo in cui possono impattare sul trading. Un aumento dei tassi di riferimento è probabile che rallenti la spesa, il che può portare ad un rallentamento generale dell’attività economica.
Per la maggior parte dei casi, quando la Fed alza i tassi di interesse, è perché il consiglio ritiene che l’economia è surriscaldata, alimentando il rischio di inflazione. Un aumento dei tassi d’interesse può ridurre la spesa e quindi alleggerire la spesa. Se, d’altra parte, la Fed teme una recessione economica o sta cercando di alimentare la crescita durante una recessione, il consiglio deciderà di tagliare tassi d’interesse per stimolare la spesa e la crescita.