Sono l’evoluzione ai classici Fiori di Bach, e hanno lo stesso scopo: far ritrovare la fiducia in se stessi, risolvendo problemi intimi e psicologici. Stiamo parlando dei Fiori Californiani: queste essenze sono state create con lo stesso metodo del dott. Bach dai ricercatori Richard Katz e Patricia Kaminski, e permettono di risolvere la parte più intima della femminilità, sia essa emozionale o fisica. Vediamo, insieme, alcuni suoi usi.
Il Manzanita, ad esempio, è un cespuglio sempreverde tipico del Nord America. Viene indicato come valido aiuto per affrontare i momenti di passaggio a livello fisiologico (questi possono avvenire durante l’adolescenza o la menopausa). In questi particolari momenti, infatti, il rischio più evidente è quello di vedersi come una persona brutta, grassa oppure poco attraente. Il Manzanita è un elisir che ti aiuterà a riscoprirti più bella, e ad accettare eventuali tuoi difetti.
Di fronte a disturbi ormonali o a sindrome premestruale, arriva in soccorso il Tiger Lilly: si tratta di un giglio tigrato. E’ un fiore selvatico, con i petali di un bel rosso arancio. Questa essenza permette di sciogliere le tensioni,e di riequilibrare il livello ormonale facendoti accettare la tua femminilità.
Nel caso in cui, infine, ti senti insicura di te stessa oppure sei preda a stati di ansia e attacchi di tachicardia, puoi sempre ricorrere alla Mariposa Lily: si tratta di un giglio selvatico, originario della Sierra Nevada. Rappresenta la purezza e la femminilità. Questa essenza ti permetterà di sentirti più fiduciosa e protetta: scioglierà alcuni nodi che bloccano i tuoi stati affettivi, e colmeranno i vuoti provocati dallo stress.
In definitiva, i fiori californiani rappresentano una nuova e valida alternativa naturale alle classiche medicine: il benessere interiore, da oggi, può essere facilmente curato e seguito. Voi lo avete già provato?