La sterlina inglese continua ad apprezzarsi nei confronti del dollaro USA e, nella giornata di ieri, ha toccato nuovi livelli massimi da un anno a questa parte contro la valuta verde, con il cambio GBP/USD che è salito fino a permanere in area 1,3270, in aumento di una figura dalla chiusura del giorno precedente. Per quanto invece concerne il cambio della sterlina britannica contro l’euro, attualmente il cross EUR/GBP è sceso a ridosso di 0,90. Ma per quale motivo si è verificato un simile movimento di forza da parte della valuta d’oltre Manica?
Come ben rammentato dagli analisti, il movimento in questione sembra essere stato guidato dall’inaspettato incremento dell’inflazione nell’area di riferimento, che a sua volta potrebbe aumentare la pressione sulla Banca d’Inghilterra affinché l’istituto banchiere di Londra attui una politica più restrittiva con un aumento del target rate che adesso, dopo la limatura avvenuta dopo il referendum sulla Brexit, si trova allo 0,25 per cento.
Peraltro, il rafforzamento della sterlina non è affatto stato contraddistinto da specifiche temporanee, visto e considerato che il suo rapporto di forza è poi proseguito nella sessione asiatica, portando poi all’apertura europea, il GBP/USD tratta sopra il livello di 1,3320.
Si tenga inoltre conto che il merito di questa evoluzione è tutto della sterlina, visto e considerato che anche il dollaro risulta essere in discreta forma: la valuta verde nei confronti dello yen ha potuto celebrare il raggiungimento di livelli massimi da inizio mese a questa parte, sopra quota 110, sulla scia della risalita dei rendimenti sulla curva USA. Contro euro invece il dollaro statunitense ha dato seguito a un movimento sostanzialmente laterale, poco sotto quota 1,20. Vedremo nei prossimi giorni se le quotazioni torneranno o meno nelle condizioni della scorsa settimana.