La Danimarca non è solo una terra di antichi re e di antiche tradizioni risalenti ai primi vichinghi. È anche un territorio particolarmente prolifico per il mondo universitario, con una vita studentesca praticamente unica, divertente e appagante.
Se dunque state pensando di andare a studiare in Danimarca, abbiamo di seguito voluto riassumere per voi cinque spunti, cominciando dalla presenza di Università di prim’ordine. L’Università di Copenaghen è al primo posto tra le sue scuole in Danimarca e vanta un elevato tasso di studenti internazionali con una miriade di corsi tra cui scegliere. È anche uno dei più grandi centri di ricerca e istruzione nei paesi nordici.
Altre università popolari includono Università di Aarhus, Università di Roskilde, Università di Aalborg, Royal Danish Academy of Fine Arts.
Si tenga inoltre conto che l’Università di Copenaghen offre borse di studio governative per coloro che viaggiano da molti Paesi internazionali, e che molte altre università offrono sovvenzioni e / o aiuti finanziari per aiutare a supportare la vostra istruzione.
Ulteriormente, vi ricordiamo che gli studenti in Danimarca sono coinvolti in tante “interazioni sociali”. All’inizio dell’anno, gli studenti vengono inseriti in gruppi di studio che si incontrano settimanalmente per discutere letture e lavoro di classe. Ci sono anche eventi tradizionali, come “Kapsejlads” della Aarhus University, un regata primaverile grazie alla quale gli studenti si radunano attorno ai laghi nel mezzo del campus per un giorno di bevute, relax, gare in barca e tanto altro.
Ancora, gli studenti europei ricevono lezioni gratuite, ad eccezione di alcuni corsi, se soddisfano alcuni requisiti basilari. Il costo della vita può essere mediamente più elevato rispetto ad altri Paesi europei, ma il livello della qualità è al top.
Infine, la Danimarca è stata votata come il Paese più felice del mondo, attraverso il World Happiness Report. Merito di un grande PIL pro capite, di un’aspettativa di vita elevata e della mancanza di corruzione nella sua leadership. Ma anche del sostegno sociale, della libertà di fare scelte di vita e di una cultura improntata alla generosità.