Tutti i grandi produttori di smartphone, ad eccezione di Apple, scommettono che i telefoni pieghevoli contribuiranno a ravvivare un mercato mobile in crisi, nonostante i dispositivi non riescano ancora ad attrarre i consumatori tradizionali.
I telefoni pieghevoli, che hanno uno schermo che si apre come un libro o uno specchio compatto, superano a malapena l’1% di quota di mercato di tutti gli smartphone venduti a quasi cinque anni dalla loro introduzione.
Tuttavia, Samsung ha raddoppiato il suo impegno sul prodotto, investendo molto nel marketing. A luglio il gruppo coreano ha presentato la serie Galaxy Z 5G. Il più grande produttore di smartphone al mondo sottolinea le stime di Counterpoint Research secondo cui i dispositivi pieghevoli potrebbero superare un terzo di tutti gli smartphone con un costo superiore ai 600 dollari entro il 2027.
“Continueremo a posizionare i nostri dispositivi pieghevoli come un motore chiave per la crescita dei nostri flagship, grazie alla chiara differenziazione, all’esperienza e alla flessibilità che questi dispositivi possono offrire“, ha dichiarato Samsung.
Anche altri produttori di cellulari, come Motorola, la cinese Huawei e il suo spin-off Honor, sperano che il prodotto contribuisca a risollevare un mercato che ha vissuto l’anno peggiore da oltre un decennio. Di parere avverso Apple, con il produttore di iPhone che non ha ancora mostrato interesse per la categoria, anche se i brevetti depositati suggeriscono che un giorno potrebbe introdurre un iPad pieghevole.
Tutti gli altri grandi produttori di smartphone hanno seguito invece Samsung, compreso il Pixel Fold di Google e le alternative cinesi di Huawei, Oppo e Xiaomi.
L’incertezza sembra però farla da padrona. I dati di mercato mostrano che i dispositivi pieghevoli sono ancora lontani dall’essere diffusi. Counterpoint Research stima che quest’anno saranno venduti circa 16 milioni di telefoni pieghevoli, appena l’1,3% degli 1,2 miliardi di smartphone presenti sul mercato.
Secondo gli analisti, i consumatori sono scoraggiati da prezzo, affidabilità e utilità. Le cose cambieranno nel prossimo futuro?