La tecnologia del laser è avanzata così tanto negli ultimi decenni da rappresentare il tipo di soluzione ideale o auspicata per qualsiasi tipo di intervento sia esso medico, industriale, ottico, artigianale. Il laser viene usato per rimuovere, pulire, tagliare, disinfettare, incidere, sagomare, creare giochi di luci, in tecnologia militare. L’ambito di applicazione non trova molti confini e ha superato di gran lunga tutte le aspettative, tanto che in molti campi il laser è sinonimo di speranza oltre che di valida soluzione. L’innovazione portata dal laser ha reso obsoleti molti procedimenti, facendo fare passi da gigante a una serie di discipline che ne sono uscite sconvolte e migliorate. Ma come si crea il laser e perché è tanto efficace.
La luce normale, quella di cui abbiamo esperienza quotidiana, per esempio quella generata dalla nostra stella il Sole, è formata da fotoni, che possono essere visiti come dei pacchetti di radiazioni elettromagnetiche, che possiedono differenti lunghezze d’onda, e che si muovono tutti indipendentemente. Una visione caotica questa della luce e del comportamento dei fotoni che ha generato non pochi spasmi nella comunità scientifica, fin dalle prime prove sperimentali. Nella luce laser invece non avviene così: a differenza della luce ordinaria i fotoni non si muovono indipendentemente, ma viaggiano perfettamente in fase, come se fossero “accompagnati all’uscita” in compagine serrata. Quando la luce normale colpisce una lamiera di acciaio, i fotoni la colpiscono in istanti diversi, come uno in fila all’altro in modo sparpagliato e confuso. Quando invece una macchina per il taglio laser (esempio qui) concentra il raggio di luce sulla lamiera, milioni di fotoni la colpiscono nello stesso momento, sommando i loro effetti derivanti da questa concentrazione. Il meccanismo è tanto semplice, quanto eccezionale, ma affonda nelle teorie più innovative maturate all’inizio del ‘900 nella comunità scientifica europea e americana. Per il fatto che i fotoni viaggiano in fase tra di loro, si determina quel meccanismo che attribuisce alla luce la specifica peculiarità della coerenza. Questa particolare proprietà del raggio luminoso ha portato gli indubbi vantaggi alla comunità scientifica, a chi insomma ha saputo instradare l’utilizzo del laser nelle varie discipline, in quanto si possono creare dei meccanismi di interferenza. Con questa caratteristica intendiamo la sovrapposizione di due raggi luminosi, che producono, viaggiando insieme, ciascuno un effetto che si assomma all’altro. Il successo del laser nel campo industriale è stato tale da aver soppiantato dei procedimenti di lavorazione che erano stati alla base dello sviluppo umano. In particolare nel taglio dei metalli e dei materiali ciò ha rappresentato una rivoluzione, perché l’utilizzo di una minor energia ha abbassato al contempo i costi, prodotto miglior qualità, creato prodotti e manufatti di maggior impiego e resistenza che tutte le tecnologie precedenti sono sembrate fin troppo dispendiose.