Lo Chef Omar Gamberini sulla tragedia di Amatrice

logo omarLo chef Omar Gamberini è intervenuto sul suo blog in merito al terremoto del centro Italia del 24 agosto 2016, che ha causato centinaia di morti e feriti nella città di Amatrice e Accumoli e nelle frazioni ad esse limitrofe. “Intervengo da cittadino italiano e mi unisco al cordoglio di tutto il mondo: la tragedia è straziante, non ci voleva proprio, vite rovinate, interi Paesi cancellati dalla cartina – scrive Omar Gamberini, che cerca di sdrammatizzare e di avvicinarsi in maniera “originale” al coro della solidarietà nei confronti delle persone vicine alle vittime del terremoto.

Infatti, lo chef Omar Gamberini dà il suo contributo parlando della bellissima Amatrice: “Proprio quest’anno nel weekend del 27 e del 28 agosto si sarebbero festeggiati i 30 anni della sagra dell’amatriciana, che si svolge proprio in questo periodo ogni estate dell’anno, nel centro della città. Nonostante la mia immensa passione per l’amatriciana, ho mai avuto la fortuna di recarmi ad Amatrice per gustarmi i piaceri della sagra dell’amatriciana. Ho però avuto modo di informarmi e di venire a conoscenza di una delle sagre più popolari d’Italia! Lungo il corso principale di Amatrice, in occasione della sagra, decine di chef rendono omaggio alla ricetta della pasta all’amatriciana e allietano i presenti con abbondanti piatti di amatriciana cotta sul posto”.

raguPer chi non lo sapesse, l’amatriciana è il secondo piatto italiano più conosciuto al mondo dopo la pizza. Un vero e proprio “mostro sacro”, che trova le sue origini nel 1700 come variante della “gricia” in bianco: con l’avvento del pomodoro, nasceva l’amatriciana che è stata capace nel corso dei secoli di mantenere intatta la sua ricetta originale, al punto che il Comune di Amatrice ha dovuto disciplinare la ricetta originale in una delibera per l’etichetta di produzione “De.C.O. Lo chef Omar Gamberini ci riporta la ricetta originale dell’amatriciana, che prevede, nelle dosi per 4 persone, questi ingredienti: 500 grammi di spaghetti, 125 grammi di guanciale (in generale, la tradizione vuole il rapporto di uno a quattro tra le porzioni di guanciale e pasta), un cucchiaio di olio extra vergine di oliva, un cucchiaio di vino bianco secco, 400 grammi di pomodori pelati, 100 grammi di pecorino di amatrice, 1 pezzetto di peperoncino, sale. Il tipo di pasta previsto dalla ricetta originale sono gli spaghetti, ma nel tempo alcune variazioni hanno proposto anche l’utilizzo di bucatini o vermicelli, la pasta ovviamente dipende dai gradimenti di chi la consuma e in generale sarà bene affidarsi allo chef per farsi consigliare meglio!

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