Mercati azionari cauti in attesa del FOMC

trading onlineLe borse europee procedono in modo altalenante in attesa di conoscere le mosse della Federal Reserve che si riunisce questa settimana, nella sessione del 21 settembre (nella stessa data, tra l’altro, si riunisce anche la Bank of Japan). Il nervosismo dei mercati si è tradotto in una serie di cali dell’Euro Stoxx accentuati dalla speculazione al ribasso sui bancari, un settore che è apparso particolarmente pesante sul listino domestico.

Insomma, come d’altronde era prevedibile, e come accaduto più volte anche nel recente passato, l’approssimarsi della riunione della Fed sparge sui listini un velo di inquietudine, nonostante i segnali di rallentamento della crescita statunitense che rende plausibile il perdurare di una politica monetaria accomodante con gli indici che alternano sedute positive a crolli decisi.

Il comparto bancario, prevedibilmente, ne risente più di altri settori: su di esso pensano anche fattori straordinari, come il peso della notizia secondo cui Deutsche Bank sarebbe finita nel mirino del Dipartimento della Giustizia statunitense, che ora chiede 14 miliardi di dollari per chiudere un’indagine riguardante la vendita di titoli legati ai mutui immobiliari.

A perdere terreno è anche il comparto energetico, dopo il calo dei prezzi del greggio sui timori che il numero delle trivelle USA continui a salire e che la ripresa delle esportazioni da parte di Libia e Nigeria contribuisca al surplus globale. Performance negativa anche per il settore Auto, nonostante l’andamento positivo delle immatricolazioni di agosto (+9,5 per cento su base annua). Complessivamente, dall’inizio dell’anno, le immatricolazioni nell’UE+Efta salgono a quota 10,11 milioni con un progresso del 7,8 per cento rispetto ai primi 8 mesi dello scorso anno.

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