La migliore pizza napoletana si mangia in Australia

pizzaLa miglior pizza napoletana di tutto il mondo non la troverete a Napoli, ma sorprendentemente nella terra dei canguri, in Australia. È proprio qui infatti, e più precisamente a Melbourne, che abita Johnny Di Francesco, il vincitore della ventitreesima edizione del Campionato mondiale della Pizza nella categoria “Miglior Pizza stile Napoli”.

La competizione, svoltasi a Parma, ha visto coinvolti circa seicento concorrenti provenienti da 35 Paesi impegnati a sfornare oltre tremila pizze, sotto l’attenta supervisione della giuria composta da trenta esperti. Il vincitore, di origini napoletane, si è cimentato fin da bambino nella preparazione della pizza, mettendo in pratica i segreti e la tradizione di famiglia sino a diventare il proprietario della rinomata pizzeria “400 Gradi” a Brunswick.

Di Francesco ha affinato la sua tecnica a Napoli, dove ha appreso le caratteristiche fondamentali della vera pizza napoletana, ciò significa dimensioni pari a 35 cm di diametro, bordo rialzato, mozzarella di bufala o comunque Stg, pomodori pelati, forno a legna per la cottura. Gli ingredienti che usa per la sua pizza sono tutti di alta qualità e la maggior parte, come la farina, li ordina direttamente dall’Italia.

Il bel Paese stavolta si è dovuto accontentare del secondo posto, aggiudicato da Michele D’Amelio della pizzeria “Chest’e pizza” di Lioni, in provincia di Avellino. I criteri della giuria per valutare le pizze in gara erano molto severi e si avvalevano del disciplinare del 2010 approvato a Bruxelles.

Ciò prevede tempi, ricette e modi rigorosi e ben definiti. I requisiti fondamentali della pizza napoletana Stg ad esempio dovevano essere: la cottura nel forno a legna per una durata di 90 secondi e la presenza tassativa di ingredienti quali foglie di basilico fresco, un filo d’olio, aglio, sale ed immancabile la mozzarella, di bufala campana DOC oppure Stg.

Oltre alla miglior pizza napoletana, la gara, organizzata al Pala Cassa di Fiere, ha premiato anche la migliore “pizza classica”. Stavolta però il titolo se l’è aggiudicato un italiano, il pugliese Giulio Scialpi, della pizzeria “Barsentum” di Putignano, che ha presentato alla giuria la sua pizza Contadina, tutta a base di prodotti nostrani: mozzarella, caciocavallo, stracciatella, melanzane saltate, pan grattato con burrata e acciughe.

Le categorie in lizza erano numerose, in base a tipo di preparazione, ricette e modalità: dalla pizza preparata nella teglia fino a quella sulla pala, passando quindi da quella più veloce sino a quella più grande. Interessanti da segnalare le categorie che includevano le pizze per le persone affette da intolleranze alimentari, in continua crescita, in primis i celiaci, con pizze senza glutine ma non per questo meno appetitose. Così si scopre che le pizze più buone per celiaci si possono gustare a Concesio di Brescia, nella pizzeria di Antonio Villani “Al Grillo”.

“Il Campionato mondiale della pizza coinvolge professionisti da tutto il mondo” ha spiegato Massimo Puggina, presidente della rivista “Pizza e Pasta italiana”, partner dell’evento. E ha sottolineato come in questa edizione vi sia stata “un’affluenza di migliaia di persone. Stiamo già lavorando all’edizione del 2015 che sarà collegata ad Expo2015 e quindi particolarmente ricca e rilevante”. Se anche voi volete provare a fare la pizza con le vostre mani provate ad andare su http://www.comefarelapizza.info/ forse non diventerete dei campioni a livello mondiale, ma probabilmente riuscirete a sorprendere qualche vostro amico.

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