Perchè il red carpet delle star è… rosso?

Per la prima mondiale del film d’azione – avventura Robin Hood, il 18 ottobre 1922, il proprietario teatrale Sid Grauman decise che avrebbe abbellito lo spettacolo dell’ammirare stelle come Douglas Fairbanks arrivare sul luogo, facendole camminare su un tappeto rosso. Grauman fece srotolare dai lavoratori un tappeto fuori dal teatro di Hollywood Boulevard, a Los Angeles. E non solo era la prima volta che una premiere aveva usato un simile ornamento, bensì era la prima premiere in assoluto del film in quel periodo.

Grauman probabilmente non se ne rese conto, ma la sua selezione di colori sarebbe stata imitata in altre anteprime prima di essere adottata ufficialmente dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences nel 1961. Alla cerimonia degli Oscar di quell’anno, i partecipanti percorsero un tappeto rosso per arrivare nell’auditorium, dando vita a una sfilata di glamour e status sociale che potrebbe essere la cosa più vicina che gli Stati Uniti hanno a… una classe reale.

Ma se Grauman ha ispirato l’Accademia, chi o cosa ha ispirato Grauman? Secondo la storica culturale Amy Anderson, Grauman stava seguendo le orme di coloro che consideravano un tappeto rosso sinonimo di ricchezza, potere e status. Già nel 458 a.C. il dramma di Agamennone raffigurava un re invitato a percorrere un “sentiero cremisi” dalla moglie, stanca delle vie violente del marito. Nel XV secolo, gli Aztechi e i Maya consideravano il tappeto color scarlatto come un simbolo di prosperità, con la tintura (ricavata dall’insetto della cocciniglia) che era valutata come una merce rara e preziosa.

Più recentemente, Grauman potrebbe aver ottenuto la giusta ispirazione dal fatto che l’uso di un tappeto rosso era in auge nella New York Central Railroad nei primi anni del 1900: i passeggeri venivano guidati dal percorso rosso, utilizzandolo per navigare verso i loro ingressi d’imbarco.

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