Se vuoi davvero migliorare la produttività al lavoro, ci sono alcune cose che dovresti fare. Noi ne abbiamo selezionato 3!
Cominciamo con il riposarsi a sufficienza. Quando sei stanco, il tuo cervello ha meno forza per resistere anche alla più piccola distrazione. E questo è il motivo per cui quando trovi la tua mente vagare, è un segno che il tuo cervello è stanco ed è tempo di fare una pausa. Questo non significa solo fare pause durante il giorno, significa anche fare in modo di dormire a sufficienza ogni giorno! Quando sei ben riposato e fai brevi pause regolari durante il giorno, il tuo cervello sarà completamente carico e pronto a concentrarsi sul lavoro.
In secondo luogo, pianifica la tua giornata. Quando non hai un piano per il giorno, sarà il giorno a creare un piano per te! Quando permetti alle influenze esterne di prendere il controllo della tua giornata, è molto difficile non essere trascinato in tutte le direzioni. Di contro, se hai un piano per il giorno, quando arrivi al lavoro il tuo cervello sa esattamente cosa vuoi realizzare e inconsciamente si sarà già preparato per un periodo prolungato di lavoro concentrato.
In terzo e ultimo luogo, rimuovi tutto dalla scrivania e dallo schermo… ad eccezione del lavoro che stai facendo. Per esempio, se stai lavorando a qualcosa, entra in modalità a schermo intero in maniera tale che tutto quello che puoi vedere è il lavoro su cui stai lavorando in questo momento. Lo stesso vale per la scrivania “fisica”: togli tutti i fogli e le distrazioni che potrebbero allontanare il top della produttività dal tuo obiettivo professionale.
Produttività al lavoro: statistiche, consigli e risultati
Se poi credi che la produttività al lavoro non sia così importante, c’è qualche statistica e suggerimento finale che potrebbe venire in tuo soccorso.
Per esempio, uno studio condotto dagli accademici dell’Università della California, Irvine, ha rilevato che i lavoratori vengono interrotti in media ogni tre minuti e cinque secondi. E impiegano 23 minuti più 15 secondi nel tentativo di rimettersi in carreggiata. Ancora, è stato scoperto che il dipendente tipico è produttivo solo per il 60% della giornata ma per chi lavora in ufficio, questa percentuale diminuisce drasticamente. Secondo la ricerca di Voucher Cloud, l’impiegato medio è produttivo solo per due ore e 23 minuti al giorno.
A differenza del normale impiegato, invece, un libero professionista lavora spesso 36 ore settimanali. Partendo dal presupposto che i freelance lavorano cinque giorni a settimana come la maggior parte delle persone, sono produttivi in media per più di sette ore al giorno. Oltre 175 su 220, pari all’80% del totale degli impiegati, hanno dichiarato di desiderare che i loro datori di lavoro forniscano assistenza finanziaria al personale. Un team altamente impegnato può registrare una riduzione del 41% dell’assenteismo, del 59% del turnover e del 28% dei furti interni.
Non male, no? Per quanto concerne lo smart working e la produttività, uno studio ha scoperto che i dipendenti che lavorano da casa hanno il 52% in meno di probabilità di assentarsi per malattia e di utilizzare meno ferie e tempo libero e che un solo giorno al mese di lavoro da remoto rende i dipendenti più felici sul lavoro del 24% e aumenta la produttività e la soddisfazione sul lavoro.
Secondo l’indagine sui lavoratori collaborativi remoti di CoSo Cloud, infine, il 77% dei dipendenti è più produttivo quando lavora da remoto e se l’azienda iniziasse a tenere traccia della produttività dei dipendenti, quasi la metà del 43% dei lavoratori remoti sarebbe insoddisfatta e lascerebbe il lavoro per questo motivo.