S.o.S estate: attenzione alle meduse e alle zecche!

meduse-L’estate è ufficialmente iniziata. Eppure, dietro ad una vacanza possono nascondersi incognite e brutti incontri. Ovviamente non stiamo parlando di squali, o di animali feroci. Ma di altri piccoli, eppure devastanti, ovvero le meduse e le zecche. Vediamo come ci si deve curare in questi casi!

La carezza di una medusa può essere davvero spiacevole. La parte che viene a contatto con lei, infatti, diventa subito rossa, Inoltre, subentra il prurito e il bruciore. Come ci si deve comportare in queste situazioni? Prima di tutto, è importante non strofinare la parte lesa: evitate quindi sia la sabbia che il telo. Strofinando qualsiasi cosa contro la parte arrossata potreste aprire le vescicole piene di veleno ancora chiuse.

Inoltre, è bene non bagnare la zona interessata con alcol, ammoniaca, acqua fredda dolce o ghiaccio. Al contrario, continuate a inumidirla con l’acqua di mare. Se la ferita è piccola, o media, potete andare direttamente dal vostro farmacista. Quest’ultimo vi consiglierà una pomata cortisonica per alcuni giorni.

Un altro brutto incontro potrebbe essere quello con la zecca. Non può accadere al mare, ma se siete in giro in campagna. Le zecche attaccano sia gli animali che gli uomini: i loro covi preferiti sono i cespugli e l’erba alta. Penetra nella cute con la testa per succhiare il sangue.

E’ talmente piccola che nemmeno si sente. Proprio per questo motivo è bene controllarsi con cura quando si torna da una gita all’aria aperta. Se la vedi, però, non toglierla a mani nude, ma recati in ospedale: qui sapranno come eliminarla senza il rischio di infezioni.

Insomma, l’estate è la stagione del divertimento, ma anche dei rischi imprevedibili: un occhio di attenzione in più, anche in vacanza, non guasta mai!

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