La Klebsiella, il killer nascosto

Klebsiella è il nome di un genere di batteri presenti comunemente nella flora batterica umana e animale; si tratta di batteri molto diffusi, la cui presenza in genere non causa alcun tipo di problematica. Può capitare però che alcuni ceppi di questo batterio, in particolare di Klebsiella pneumoniae, si sviluppino in modo anomalo in alcuni pazienti, portando ad infezioni gravi, e a volte anche alla morte.

Chi sono le persone più colpite dalla Klebsiella

La grande diffusione della Klebsiella ne favorisce anche le mutazioni, che tendono a diffondersi soprattutto negli ospedali e nelle case di cura; anche la stessa klebsiella presente nel nostro corpo può improvvisamente proliferare in modo incontrollato, portando a sviluppare particolari infezioni. Generalmente le persone colpite sono gli immunodepressi, i malati cronici, i trapiantati, le persone che hanno trascorso lunghi periodi in ospedale, soprattutto nei reparti di rianimazione. Nelle situazioni in cui il sistema immunitario non risponde correttamente la Klebsiella si sviluppa a dismisura e, incontrollata, attacca gli organi interni, in particolare i polmoni, i bronchi o l’intestino.

I sintomi

Purtroppo non sempre è facile riconoscere i sintomi della Klebsiella. Se li manifesta una persona sana, chiaramente la diagnosi avviene in modo più rapido, perché improvvisamente si manifestano malattie come la polmonite o la gastroenterite. Nel caso di persone affette da problematiche croniche, distinguere tra i sintomi causati dalla patologia in atto da tempo e quelli causati dalla Klebsiella non è cosa facile. Purtroppo la Klebsiella risponde in modo corretto solo ad alcuni antibiotico specifici, che vanno valutati dai sanitari caso per caso, attraverso esami atti a trovare il ceppo di Klebsiella che affligge il paziente. Se non si effettuano tali esami il paziente può anche arrivare alla setticemia ed alla morte.

Come riconoscere le infezioni da Klebsiella

Generalmente chi è stato attaccato dalla Klebsiella manifesta emottisi, ossia tosse espettorato sanguinolento, che viene chiamato dai sanitari: espettorato a galatina di ribes, per il suo aspetto tipico. Quando una persona che soffre di polmonite manifesta questo sintomo è sempre buona norma effettuare l’urino coltura, o la coprocoltura, per evidenziare la presenza di particolari ceppi di Klebsiella. Questo esame scarsamente invasivo permette di riconoscere prontamente l’infezione e di curarla nel modo più idoneo. Molto spesso la Klebsiella tende a diffondersi nei nosocomi, soprattutto in alcuni reparti. In alcuni casi la frequente disinfezione delle mani da parte dei sanitari porta ad una drastica diminuzione della presenza del batterio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *